
20 Apr Gianrico Tedeschi compie cento anni

Una ritratto fotografico di Gianrico Tedesci
“L’attore è qualcuno che vede il mondo come un grande gioco. Magari tragico, ma gioco”
20 Aprile 2020, Gianrico Tedeschi compie cento anni. Artista poliedrico, scrittore, attore, testimone del Novecento, della storia e del mondo dove affondano le radici del nostro tempo.
Diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, ebbe anche il suo debutto teatrale nel 1947 sotto la guida di Giorgio Strehler.
Diceva: “Sono diventato attore perché sono stato in campo di concentramento”,
riferendosi ai due anni trascorsi nei campi di Polonia e Germania.
Fu lì che Gianrico iniziò a recitare l’ ‘Enrico IV’ di Pirandello di fronte agli altri prigionieri, creando uno spiraglio di libertà che gli permise di oltrepassare i confini della prigione e rimanere libero.
“L’inizio in prigionia mi ha dato il senso della comunità e l’idea che il teatro parli della società criticandola, mostrando il marcio con ironia, con la fiducia che si può cambiare, c’è sempre una via di riscatto.
Ricordate Eduardo: Niente fa ridere come il tragico”
Da 4 anni ha lasciato la scena teatrale e festeggia nella sua terra, a Pettenasco, tra le Alpi e l’amato Lago d’Orta con la moglie, l’attrice Marianella Laszlo che incontrò nel ’68 quando recitavano Le Nuvole di Aristofane.
Nella sua lunga carriera ha lavorato al fianco dei più grandi registi italiani, da Luca Ronconi a Luchino Visconti e dividendo il set con giganti come Anna Magnani, Marcello Mastroianni e Romolo Valli.
Una carriera lunga più di 70 anni, encomiata dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che in occasione del suo centesimo compleanno, gli ha inviato gli auguri del Quirinale.
“Il talento che deve avere l’attore non so ancora bene in che cosa consista. Come per il poeta e il musicista, anche per l’attore sono indispensabili fortissimamente studio e preparazione.”