24 Ott Ritorno al Futuro: la DeLorean torna a viaggiare nel tempo
Posted at 14:53h
in Cinema

Stati Uniti anni ’80. Uno sceneggiatore di nome Bob Gale, mentre sfogliava un vecchio annuario scolastico dei genitori, si chiese: “se avessimo frequentato la stessa scuola, io e mio padre saremmo stati amici?”. Da quella domanda, sospesa tra tenerezza e curiosità, nacque “Ritorno al Futuro”. Soggetto e sceneggiatura incantarono Steven Spielberg, che decise di produrre il film, trasformando quella visione sospesa tra #sogno e memoria in un film destinato a viaggiare oltre il tempo. E a quarant’anni dall’uscita, solo il 21 ottobre torna nelle sale in versione restaurata – distribuito da Nexo Studios – il primo capitolo, diretto da Robert Zemeckis, di una delle saghe più amate più amate degli ultimi decenni, destinato a diventare un classico senza tempo.
La trama, ormai nota a tutti, racconta di Marty McFly (Michael J. Fox), un giovane liceale che, grazie all’ingegno del suo stravagante amico scienziato Doc Brown (Christopher Lloyd), si ritrova catapultato nel 1955 a bordo di una DeLorean DMC-12 trasformata in macchina del tempo. Intrappolato in un passato che conosce solo dai racconti della sua famiglia, Marty dovrà fare in modo che i futuri genitori si incontrino per poter ritornare al 1985. Ma per quanto possa sembrare al primo sguardo, “Ritorno al Futuro” non è solo un film di #fantascienza: pur omaggiando il genere, Zemeckis lo trasforma in un’avventura che privilegia la narrazione e le emozioni, usando il viaggio nel tempo non come fine, ma come strumento per raccontare sogni, incontri e meraviglie quotidiane. scoperta, alla curiosità, al coraggio e al cambiamento
Con battute che il tempo non ha cancellato, una colonna sonora che vibra da “The Power of Love” a “Back in Time”, oggetti pop e iconici e un’ambientazione sospesa tra la dolcezza degli anni ’50 e i frizzanti anni ’80, “Ritorno al futuro” trasforma il viaggio nel tempo in un’esperienza universale, capace di unire generazioni. Un racconto che ci invita a non smettere di cercare, a non temere di perdersi, a guardare avanti con coraggio e #curiosità senza farsi frenare da dubbi o paure. Perché, come ci ricorda Doc: “Il vostro futuro non è scritto. Il futuro è come ve lo creerete voi… perciò createvelo buono.”