06 Nov Guido Tersilli, il camice bianco del cinismo italiano
Posted at 10:45h
in Cinema

Ambizioso, cinico e affamato di gloria e denaro. È questo il ritratto di Guido Tersilli, il protagonista de “Il medico della mutua”, portato sullo schermo da Luigi Zampa nel 1968 e interpretato da Alberto Sordi. Una commedia amara e sorprendentemente attuale ispirata all’omonimo romanzo del medico Giuseppe D’Agata che, quattro anni prima, aveva raccontato con #sguardo graffiante e disincantato il volto meno nobile della sua professione e le contraddizioni di un sistema sanitario – quello delle “mutue” – spesso attraversato da corruzione, favoritismi e clientelismi.
Fresco di laurea e deciso a farsi strada, Tersilli scopre presto che nel mondo della “mutua” non contano la vocazione né il talento, ma il numero di pazienti assistiti. Spronato da una madre ossessivamente determinata a vederlo “sistemato”, il giovane medico impara in fretta le regole non scritte del mestiere, sino ad accaparrarsi con astuzia e spregiudicatezza i mutuati di un vecchio medico in fin di vita. Il suo ambulatorio si trasforma in una catena di montaggio del malato: visite lampo, diagnosi sbrigative e terapie scelte più per convenienza che per competenza: “tanto quel che conta è l’effetto psicologico”, dice, riassumendo la logica spietata di un sistema che ha trasformato la salute in #profitto. Il finale, profetico, lo vede crollare sotto il peso di oltre tremila pazienti, per poi riprendere a “curarli” al telefono, senza mai mettere in discussione sé stesso né il sistema che lo ha reso potente.
Il film, accompagnato dalla celebre “Marcia di Esculapio” di Piero Piccioni, alterna ironia e amarezza, farsa e verità, mostrando come il sistema sanitario dell’epoca fosse diventata teatro di una commedia sociale dai risvolti inquietanti. Luigi Zampa costruisce un ritratto impietoso non solo di una certa classe medica, ma di un Paese intero. Da una parte i dottori, pronti a trasformare l’etica in opportunità economica; dall’altra i pazienti – “mutuati” obbedienti e rassegnati, affezionati alle ricette e al conforto di una medicina paternalistica – che spesso frequentano gli ambulatori più per abitudine che per reale bisogno. “Il medico della mutua” – disponibile su Prime Video – resta, ancora oggi, una delle #satire più feroci e attuali della commedia italiana. Perché Tersilli non è soltanto un personaggio del passato, ma l’emblema senza tempo di ogni società che antepone l’interesse alla cura e il profitto alla coscienza.