La Terapia della Capra

La disperazione di una figlia davanti al padre malato di demenza senile che la scambia per Heidi, la bambina del cartoneanimato, è una ferita che si apre ogni giorno con una dolcezza crudele. Non è solo una confusione: è una realtà alternativa in cui Chiara, la protagonista, non esiste più. Al suo posto, c’è un personaggio inventato, una creatura di fantasia con le trecce nere, le caprette, le montagne.

Un rifugio infantile in cui suo padre ha deciso di ritirarsi, lasciandolafuori, alla porta.Quando lui le dice con terribile naturalezza: “Heidi, sei tornata dalle Alpi! Hai visto il Peter? Dov’è Nebbia?” lei lo guarda, equalcosa dentro di lei si frantuma. Non è rabbia, non è fastidio. È un lutto che si rinnova.

Quando il padre lascia la Casa di Cura per tornare a vivere con lei, Chiara si troverà a vivere con lui una specie di convivenza forzata, surreale e a tratti grottesca. Chiara diventerà una “cintura nera di pazienza”, provando a sdrammatizzare anche le situazioni più imbarazzanti perché forse, l’unica arma davvero efficace contro la demenza senile del padre, è l’umorismo